Salve - ramigna

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Salve

SALVE
Il tuo saluto
è una carezza al cuore
come l’onda alla marina dorata
illuminata da un brillante sole
che bacia il giglio e la duna incantata.
S’insinua lo scirocco dentro i vicoli
penetra i muri delle case scorticate
avvolge con l’umido respiro
anche i ricordi
bagna la pelle, arruggina inferriate.
La piazza solitaria con la chiesa
s’empie di suoni, luci
una volta sola
che di turisti, emigranti
v’è una gran distesa
mentre saluta dall’alto
il buon Nicola.
Il tempo corre lento e sempre uguale
diresti non v’è modo d’esser felici
chi può ne fugge come fosse un male
ma qui tornando
trovi le radici.


Antonio


 



 
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